domenica 13 dicembre 2020

Introduzione al latino

Chi di voi ha visto The Handmaid's Tale (Il racconto dell'ancella) conoscerà la frase che sto per scrivere:

Nolite te bastardes carborundorum

In una società dove il contatto linguistico è ridotto a frasi brevissime e citazioni bibliche usate per soggiogare le donne che rientrano nella categoria delle ancelle, è alquanto inusuale ritrovarsi di fronte a una scritta del genere, in latino per giunta. Non era una lingua morta?

A quanto pare, no. Anzi, in questa serie la frase latina costituisce IL motto per la ribellione delle suddette ancelle (e pure questa parola deriva dal latino, prima declinazione, ancilla, -ae).

E a chi di voi non è mai capitato di imbattersi nel gruppo Facebook Sodali di FEL, in cui ci si esprime in un latino maccheronico con ironia, vivacità e al contempo nostalgia dei tempi medievali che furono?

Ebbene, questi sono solo piccoli esempi di come questa lingua, a tratti odiata e maledetta, circoli ancora fra noi e non solo fra i banchi di scuola o nei dizionari gargantueschi!

Pensate anche con quante parole i Normanni contaminarono la lingua inglese dell'epoca, a seguito della vittoria di Guglielmo il Conquistatore contro Herald II durante la Battaglia di Hastings nel 1066. Il francese, illo tempore (all'epoca) francese medio, contiene tante parole che derivano dal latino, quindi anche quella che attualmente è una delle lingue più parlate al mondo ne è permeata.

Un esempio lampante è il termine dell'inglese americano elevator (lift in British English): come riportato su questo sito, Etimologia della parola "elevator", la derivazione è latina. Più precisamente è il nomen agentis preso dal participio passato del verbo elevare (ex+lev+are).

Vedete come la cosiddetta "lingua morta" in realtà vive ancora con noi, nell'inglese per esempio? Avete anche notato la divisione di elevare in ex+lev+are? Questo vi dà un primo assaggio della logicità, schematicità e in un certo senso semplicità del latino. 

  • Ex(-) si usa in tantissime espressioni, da solo per designare una persona che amavamo ma che poi si è rivelata una delusione, o come prefisso di un verbo, sostantivo, formula magica tipo Expelliarmus
  • -lev- è presente anche in parole come levitazione, lievitazione, E-le-va-tiooooon!
  • -are è il suffisso che designa a quale coniugazione appartiene il verbo (prima coniugazione).

Insomma, il latino è un po' come Kuzco de Le Follie dell'Imperatore: Yzma dà per certa la sua morte, invece lui è vivo e vegeto, anche se in forma di lama (e vi può servire pure per comprendere di più l'inglese e il tedesco, sebbene siano due lingue germaniche e non romanze/neolatine, come lo sono invece l'italiano, il francese e lo spagnolo).

Allora? Che aspettate? Tuffatevi in questo viaggio di (ri)scoperta... altrimenti non potrete mai capire il significato della frase all'inizio del post:

Nolite te bastardes carborundorum

E non imbrogliate googlando, ché Kuzco si arrabbia!

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