domenica 3 gennaio 2021

Terza lezione di latino: la prima declinazione e le sue particolarità.

Proseguiamo il discorso sui casi (quindi sul mix fra morfologia, sintassi e semantica). Ora, però, ci interesserà più la parte morfologica.

Ricordate l'ancilla, -ae di cui vi ho accennato alla lezione introduttiva? Ecco, questa è una delle parole che seguono la prima declinazione.

Reminder: 

  • declinazione --> sostantivi e aggettivi;
  • coniugazione --> verbi.
Entrambe le definizioni hanno a che fare con la formazione della parola, con l'uso di suffissi (e talvolta di prefissi), quindi con la morfologia, però la coniugazione è riservata ai soli verbi, la declinazione a sostantivi e aggettivi.

Prima di mettervi le immagini del mio quaderno con le desinenze/suffissi e con le particolarità della prima declinazione, vi do qualche dritta sul singolare:

  • nominativo e vocativo sono uguali (-a);
  • genitivo e dativo sono uguali (-ae);
  • l'accusativo si distingue perché prende il suffisso -am;
  • l'ablativo si distingue da nominativo e vocativo per la quantità lunga sulla desinenza -a. Che significa? Che si pronuncia come se fossero due <a>. C'è una differenza solo a livello di suono e chiaramente di significato, ma dal punto di vista della struttura della parola (della morfologia) l'ablativo è come il nominativo e il vocativo.
Vi do una dritta pure per il plurale:
  • nominativo e vocativo singolare e genitivo e dativo singolare sono uguali (-ae);
  • dativo e ablativo sono uguali (-is);
  • il genitivo prende il suffisso -arum;
  • l'accusativo, il solito sbruffone, si distingue (-as).
Ora vi lascio con le immagini dal mio fantastico quaderno.


Vi aspetto la prossima volta con la seconda declinazione!

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